Sei No Tav? Allora ti censuro Facebook. Storia dalla Val di Susa

Pubblico questa storia che arriva dalla Val di Susa, ringrazio i movimenti di AmbienteValSusa.it per la segnalazione.

OFFENSIVA CONTRO I SOCIAL NETWORK NO TAV
di www.ambientevalsusa.it

Il tracciato della Tav in Val di SusaIntorno alle ore 12 del 5 febbraio i gestori di Facebook hanno disabilitato gli account di AmbienteValsusa No Tav e comitato No Tav Susa-Mompantero. Senza alcun preavviso, probabilmente a causa di un “blocco automatico” indotto strumentalmente da qualcuno che ci vuole bene. Questo fatto indica che:
1) l’informazione che diamo dà molto fastidio e viene costantemente monitorata. Da parte nostra, naturalmente, grazie alle nostre statistiche, siamo in grado di sapere chi visita frequentemente il nostro sito;
2) l’interazione tra sito e Facebook potenzia enormemente l’efficacia, l’immediatezza e lo scambio di informazioni e conoscenza;
3) probabilmente è proprio l’informazione immediata che spaventa qualcuno. Chi vuole fare i sondaggi teme forse che questi social network permettano di informare sui movimenti nel territorio. Naturalmente è noto ai nostri utenti che Ambientevalsusa si occupa di dati tecnici e non di informazioni sul traffico stradale.

Abbiamo attivato immediatamente la procedura per la riattivazione dell’account Facebook; eccovi la lettera inviata a  disabled@facebook.com  per richiedere l’attivazione dell’account. In questi mesi gli indirizzi di tutti i nostri contatti su Facebook sono stati salvati e siamo in grado di riattivare in poche ore un altro account, ma qui la questione è legale. In allegato anche la lettera del comitato No Tav Susa-Mompantero.

Invitiamo per ora i nostri ed i vostri amici, se interessati, a richiedere l’inserimento nella nostra mailing scrivendo a  info@ambientevalsusa.it  ed ad iscriversi su facebook ai comitati No Tav Condove, Borgone, Villarbasse, Spintadalbass, Notavaction, Sito Notav ecc… Noi nel frattempo interagiremo direttamente con loro.

Per corretta informazione inviamo ai nostri utenti iscritti alla mailing list, che intanto sono diventati 34.000, una mail informativa riguardante questo tentativo di oscurare l’opposizione al TAV.

Chi ha occhi per vedere e orecchie per sentire sa che questo episodio, può preludere a “nuove attività” sgradite al territorio, anche perchè l’azione di momentanea censura è stata attuata contemporaneamente coinvolgendo due associazioni No Tav che informano più di 9.000 persone in tempo reale.

3 febbraio 2010: Stato avanzamento sondaggi, a che punto siamo. Dopo le modifiche apportate sul “Documento rappresentante gli Indirizzi operativi per la progettazione preliminare” sul sito della Provincia, anche dal sito di LTF sparisce il documento sul “Piano indagini del sottosuolo“. Leggi il documento.

2 febbario 2010: Avere un “indirizzo” e vergognarsene. Cari Foietta P. e Poletto G. qui il gioco delle tre carte comincia ad essere veramente evidente, spieghiamo perchè: clicca qui.

31 gennaio 2010, ore 22.00: Incendiato il presidio di Bruzolo, probabilmente con benzina. La struttura è andata completamente distrutta. Forse indizi sugli attentatori. Guarda il video.

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