«Sarà una domenica che vivremo con normalità perché in questi mesi siamo andati avanti con lo stesso spirito di quando don Alessandro era con noi alle Piagge. Certamente non sarà come la domenica del 1 novembre scorso. Ora si ricomincia»: Cristiano Lucchi, portavoce della comunità di base delle Piagge, è sicuro che don Santoro troverà ad accoglierlo questa mattina, alle 11, i suoi fedeli, ma con sobrietà. Oggi è il gran giorno dell’abbraccio fra il sacerdote e la anime di un quartiere difficile, periferico ma che lui ha sempre seguito senza perdersi d’animo. Sicuramente uno striscione di bentornato ci sarà. «Questa decisione del rientro di don Alessandro proprio il 25 aprile – prosegue Lucchi – coincide con la festa della Liberazione ed è per noi un momento speciale. Da tempo stavamo lavorando alla manifestazione ZAP (zona altamente partigiana): un pomeriggio, a partire dalle 15, dedicato all’approfondimento. La giornata si concluderà con una cena alla quale parteciperà anche don Alessandro e quello sarà forse veramente il momento per fare un brindisi insieme». La comunità di base non fa previsioni sulle presenze: la Messa per il momento è confermata nel prefabbricato di via Lombardia, ma se il tempo lo permetterà e ci sarà una grande affluenza, potrebbe essere celebrata all’esterno. Don Santoro, lo ricordiamo, era stato sospeso dall’arcivescovo Betori dall’occuparsi della cappellania delle Piagge il 25 ottobre scorso a seguito del matrimonio Sandra Alvino (nata uomo) e Fortunato Talotta.
da La Nazione, di Maria Serena Quercioli