Sul web l’atlante contro l’atomo

Un grafico ed un giornalista hanno creato un sito che offre gratis le mappe da scaricare

di Laura Montanari per Repubblica Firenze

L’idea di partenza è stata questa: chiedere ad alcuni designer italiani di produrre un’infografica sull’energia nucleare. Facile, di impatto, sintetica nelle informazioni. Qualcosa di divulgativo per “bucare” il silenzio. E’ così che il grafico fiorentino Gianni Sinni (lo stesso de “l’Italia non è un bordello” che ha fatto il giro del mondo nei giorni dello scandalo Ruby & le altre) e il giornalista Cristiano Lucchi hanno creato www.atlantenucleare.org il sito che offre gratis le mappe da scaricare. Dodici. Dodici modi di declinare i problemi legati all’atomo. Dalla sicurezza ai costi di una centrale, dalla localizzazione degli impianti agli incidenti, dalla gestione delle scorie alle alternative sostenibili.

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Per farsi un’idea sul nucleare e capire “perché è necessario dire no al ritorno dell’Italia all’atomo”, a quindi “votare sì al referendum” basta sfogliare questo Atlante collettivo alla cui realizzazione hanno partecipato dodici grafici italiani: dallo Studio FM, a Happycentro, da Andrea Rauch, a Francesco Franchi, da Lcd a Francesco Maria Giuli, da Mario Bubbico allo Studio KM0, da Stefano Rovai a Tankboys, da Marco Lobietti/G. I. U. D. A. a Fupete. Ognuno ha puntato su un aspetto, qualcuno (Tankboys) se l’è cavata con uno slogan: “Diamonds are forever as well as radioactive waste” (I diamanti sono per sempre come le scorie radioattive) e una mappa sulle dosi di radiazioni. Qualcun altro (Happycentro) si è cimentato con grafici di pongo e semi di papavero per illustrare la produzione nucleare. Un altro (Fupete) ha montato in un fumetto frasi dette dal presidente Berlusconi, dal ministro Prestigiacomo, da Umberto Veronesi e da Chicco Testa: le citazioni vanno sopra la scritta “Quattro teste radioattive”. Stefano Rovai ha immaginato una mutazione: sul mondo c’è un cucciolo di cane con un teschio (umano) al posto del muso. Sulla scritta si legge: “Secondo i dati ufficiali a Chernobyl, in fondo, non è successo niente di grave”. “Ai grafici abbiamo fornito noi il materiale informativo, numeri e tabelle che io e Sinni abbiamo preso dal Comitato per il Sì e rielaborato” spiega Lucchi. Tutto il materiale è a disposizione di chi lo vuole stampare in “creative commons” e gratuitamente può distribuirlo. “L’energia nucleare è costosa e pericolosa. La vita di milioni di persone viene messa a rischio per produrre un’energia che oggi può essere sostituita da fonti rinnovabili. A pochi mesi dall’incidente di Fukushima e a 25 anni da Chernobyl, l’utopia del nucleare sicuro resta ancora tale – scrivono Sinni e Lucchi nella prima pagina dell’Atlante – Il governo Berlusconi ha però deciso di voler costruire nuove centrali atomiche. Lo ha fatto con la legge 99/2009 che adesso è possibile cancellare votando Sì al Referendum del 12 e 13 giugno 2011. È per questo che abbiamo pensato alla produzione dell’Atlante Nucleare, uno strumento per informare in maniera semplice e immediata i cittadini/elettori sulla complessità del tema”. Il mezzo migliore per raggiungere lo scopo, a Sinni sono parse le mappe e le infografiche “capaci di utilizzare immagini, simboli e colori per comunicare un’idea e allo stesso tempo illustrare relazioni fra informazioni che altrimenti non sarebbero immediatamente percepite”. “Non si tratta – proseguono – di un semplice rivestimento grafico ma di un elemento di narrazione e divulgazione che permette di andare oltre le rappresentazioni consuete tramite torte, grafici e diagrammi. Queste caratteristiche divulgative hanno permesso di recente all’infografica di diventare uno dei più utilizzati strumenti di (contro) informazione nelle organizzazioni di base”.

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