«Un terzo dei parlamentari va scelto dai partiti con i listini bloccati. Senza di essi una serie di parlamentari di alto livello non entrerebbe più in Parlamento. Serve equilibrio, non demagogia». Queste le parole di Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera in una intervista al Mattino di Napoli.
Tradotto vuol dire che visto che gli italiani non rivoterebbero manco morti certi parlamentari va fatta una legge elettorale ad hoc che li tuteli e permetta loro di continuare a stare in Parlamento. Come chiamare se non eversiva questa assurda pretesa che non ha nulla a che fare con la democrazia, dove ogni rappresentante del popolo deve per l’appunto essere “scelto” dal cittadino stesso?
E soprattutto perché la stampa continua a tenere bordone a personaggi eversivi (Cicchitto era affiliato alla P2 negli anni ’70) senza indignarsi e denunciare l’assurdità di tali dichiarazioni ai propri lettori? Forse perché una nuova legge così pensata fa comodo anche ai politici – anche quelli non storicamente eversivi – di ogni altro partito presente in Parlamento?
Una chicca la domanda finale, quella più pregnante, dell’intervista: “Voleva aggiungere qualcosa?”