Che c’entra Netflix con la scuola Mazzanti?

“Chi frequenta la scuola media Mazzanti, che dovrebbe essere un luogo formativo per eccellenza, impara che del bene comune (seppur irrilevante per i più) è possibile fare a meno”. Lo scrive nel gruppo del quartiere fiorentino di Coverciano, Cristiano Lucchi. Il motivo è la sosta selvaggia, che non si ferma nemmeno davanti alle aiuole che si trovano all’ingresso della scuola.

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Firenze, parcheggio nel verde davanti alla scuola come “lezione” di civiltà

di Chiarastella Foschini

“Chi frequenta la scuola media Mazzanti, che dovrebbe essere un luogo formativo per eccellenza, impara che del bene comune (seppur irrilevante per i più) è possibile fare a meno”. Lo scrive nel gruppo del quartiere fiorentino di Coverciano, Cristiano Lucchi, in un post intitolato “Che c’entra Netflix con la scuola media Mazzanti”. Il motivo è la sosta selvaggia, che non si ferma nemmeno davanti alle aiuole che si trovano all’ingresso della scuola. Le auto montano sul marciapiede, danneggiato in più punti, forse proprio per il peso dei veicoli, e montano su quella che una volta doveva essere un’aiuola e che oggi altro non è che terra bruna, quando non piove. Col cattivo tempo il quadrato che costeggia il cancello dell’istituto scolastico accoglie una melma rivoltante e scivolosa. Come si vede in una delle foto condivisa nel post da Lucchi.

“Ogni mattina i ragazzi e le ragazze che entrano alla media Mazzanti assistono a questo spettacolo. Da anni” dice Lucchi che risiede nel quartiere di Coverciano. “Vanno in classe tutti i giorni anche per imparare come stare al mondo. E questo è quanto offrono loro gli adulti. Possiamo invertire questa tendenza e occuparci di più della bellezza del nostro presente e offrire una prospettiva di futuro ai nostri figli? Come possiamo fare? A chi possiamo appellarci per sistemare quell’aiuola e quel pezzo pericoloso di marciapiede così da anni?” e lancia la provocazione: “Che c’entra Netflix con la scuola Mazzanti? Guardatevi le serie in cui crolla la fiducia nelle istituzioni, in genere finiscono sempre male, per tutti”.

Il presidente del Quartiere 2, Michele Pieguidi, interviene nella discussione: “Parcheggiare dentro il verde come si vede nella foto sicuramente non aiuta. Comunque ho fatto presente alla Direzione Viabilità lo stato pietoso sia del marciapiede che della stradella che porta all’ingresso della scuola. Ci stiamo lavorando”. La settimana prossima il Quartiere porterà la questione all’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, anche per un altro punto critico individuato dai residenti: il passaggio pedonale che dal giardino di via Novelli porta a via Salvi Cristiani. Anche nel parco ci sarebbe bisogno di intervenire da tempo. “Dove c’era un vecchio nasone, disinstallato lasciando il cassone a terra, al posto della fontanella sono comparsi due segnali di pericolo lavori che sono lì da anni” segnalano i covercianini.

“È frutto di quella che io definisco ‘urbanistica del disprezzo’, con lavori realizzati senza pensarci su – dice Lucchi – . Nella rotonda di via del Gignoro, davanti al supermercato, non si è pensato a realizzare un passaggio pedonale, i residenti lo hanno creato attraversando l’aiuola e camminano nel fango perché a nessuno è venuto in mente di metterci del brecciolino”. E poi ancora segnalazioni, sempre da via Novelli dove gli automobilisti sostano sul lungo passaggio pedonale che interseca via Ferrucci. “Le auto parcheggiano al centro delle strisce, lasciando uno spazio di manovra alla destra e alla sinistra”. La sosta selvaggia è stata immortalata anche da Google Maps nel 2021, a testimoniare che l’abitudine a lasciare l’auto sulle strisce, in alcuni automobilisti, è consolidata negli anni.