Come cambiano Le Piagge

Per il risanamento del quartiere Le Piagge il Comune di Firenze ha approntato un Programma di Recupero Urbano (P.R.U.) curato dall’assessorato all’Edilizia residenziale pubblica con la consulenza di Ecosfera e la collaborazione di vari settori funzionali e del Quartiere 5.

Il P.R.U. prevede da parte del ministero dei Lavori pubblici un investimento di circa 40 miliardi che dovrebbero essere ripartiti secondo delle priorità d’intervento ben definite.

Sulla selezione dei progetti stessi e su una migliore definizione delle priorità si è incentrato il lavoro dei cittadini e delle associazioni Il Muretto, Comitato Brozzi Le Piagge, Gruppo 334, Comunità di base Le Piagge che ormai da qualche mese hanno costituito un coordinamento per risolvere i problemi della zona coadiuvati da alcuni docenti della Facoltà di Architettura e dall’associazione Lavori in Corso.

Il Coordinamento chiede una riflessione sulle tre priorità del documento del Comune che pongono il problema della mobilità in primo piano e che assorbono circa la metà del finanziamento richiesto. Crede infatti che non sia auspicabile “bruciare” un finanziamento così ingente per interventi strutturali che vanno progettati ed eseguiti nell’ambito di un riassetto generale della viabilità cittadina.

Il P.R.U., secondo il Coordinamento, deve mirare essenzialmente alla riqualificazione del tessuto urbano esistente, della viabilità sotto casa, dei servizi e delle attrezzature, dei giardini, delle piazze, dei luoghi d’incontro; ad interventi di risanamento e bonifica delle aree inquinate; alla costruzione di centri sociali e di strutture pubbliche.

Considerato questo, viene chiesto lo stralcio dei progetti incentrati sulla viabilità o perlomeno lo slittamento agli ultimi posti all’interno della scala delle priorità. Viene inoltre sollecitata l’amministrazione a presentare progetti che favoriscano un visibile e concreto cambiamento dell’organizzazione della vita all’interno del quartiere.

Per perseguire questo scopo il Coordinamento ha indicato in quattro gli interventi sul territorio che dovrebbero essere prioritari:

  • un progetto di recupero sperimentale delle abitazioni e degli spazi condominiali delle cosiddette “navi” (è uno degli obiettivi indicati come prioritari peri finanziamenti ai P.R.U.; nel caso specifico questa sperimentazione può essere presa d’esempio per successivi e più ingenti finanziamenti);
  • la realizzazione di un nuovo centro integrato per il quartiere Le Piagge architettonicamente e urbanisticamente riconoscibile che abbia il ruolo di ispiratore e cuore di tutto il progetto di riqualificazione (coordinando ed ampliando alcuni interventi come la piazza, il nucleo di servizi e negozi, il centro sociale, gli spazi per il tempo libero e per attività collettive);
  • la realizzazione di un sistema e unitario di aree verdi ad uso collettivo (integrando i progetti del giardino di via Calabria, della pista pedonale-ciclabile, del risanamento della cosiddetta palude, del recupero delle sponde dell’Arno, di una riorganizzazione della viabilità interna);
  • la realizzazione di un progetto di riqualificazione della Piazza di Brozzi (per il recupero dell’edilizia antica e un’integrazione fra vecchi e nuovi insediamenti).

Considerato inoltre che il Piano di Recupero Urbano indica solo uno schema di massima su quali debbano essere i progetti da finanziare, il Coordinamento chiede che la successiva redazione dei progetti venga condotta in armonia con la popolazione e, in qualche caso, anche attraverso forme di progettazione partecipata.

Cristiano Lucchi


Pubblicato sul Numero 3 de l’Altracittà giornale della periferia, maggio 1996