Aggrappati all’utopia

Se aveste avuto la ventura di vivere il 9 giugno del 1940 (un giorno prima dell’entrata in guerra dell’Italia) o il 23 luglio del 1943 (un giorno prima della caduta del fascismo) avreste mai pensato che pochissimo tempo dopo il nostro paese sarebbe divenuto una democrazia, che la monarchia avrebbe lasciato il passo alla repubblica, e che avremmo avuto una delle Costituzioni più avanzate della Terra? Pochi l’avrebbero immaginato, eppure è successo.

Nel 1941, durante il duro e difficile confino nel carcere di Ventotene, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi non buttarono il loro cervello all’ammasso ed elaborarono il manifesto “Per un’Europa libera e unita”, rendendo plausibile quella che in quel momento era una pura e semplice utopia, con il continente saldamente in mano a Hitler e Mussolini. Eppure hanno pensato, hanno scritto, hanno gettato il sasso nello stagno, rifuggendo il pessimismo e la depressione che legittimamente poteva coglierli nella situazione che stavano vivendo.

Oggi viviamo un secondo 1941: i nostri governi sembrano spingere per la guerra, con l’obiettivo di consolidare l’egemonia mondiale e malgrado il popolo desideri solo il cessate il fuoco e la pace immediata; dopo aver causato una micidiale emergenza ambientale, adesso corriamo euforici e convinti verso la nostra prossima estinzione di specie; nel frattempo la crisi economica e sociale cresce a dismisura e coinvolge sempre più persone. Che fare allora?

L’invito è quello ad abbandonare i vecchi dogmi, a lasciarsi persuadere che insieme e grazie alle nostre intelligenze unite, ai nostri saperi e alle nostre conoscenze, possiamo immaginare un futuro senza guerra, con la ricchezza distribuita tra tutti, più giusto e solidale. E piano piano passare dal pensiero alla pratica. Un’altra utopia? Forse oggi lo è, ma basta non arrendersi, smettere di essere complici di un sistema che ci sta letteralmente ammazzando. Ne va della nostra vita, certamente, ma anche, e forse soprattutto, della nostra dignità.

da Resistenze, rubrica di Fuori Binario del 1 maggio 2022