Da Gaza a Firenze, 22 palestinesi scampati al genocidio e alla pulizia etnica di Israele

Sono in 22, scampati al genocidio, alla pulizia etnica e alla fame a cui il governo israeliano costringe i palestinesi a Gaza. Ora sono in salvo a Firenze. Le loro vite, i loro corpi, non entreranno nella contabilità assassina che mentre scriviamo conta tra i 50 e i 70.000 morti, oltre ai condannati a morte nelle prossime settimane. Tra di loro, accompagnati dai genitori, ci sono 16 bambine e bambini senza più casa, affetti, amici, giocattoli e vestiti. Si tratta di ricongiungimenti familiari dopo che alcuni bimbi sono stati curati a Firenze.

Dal 23 maggio sono ospitati dalla Madonnina del Grappa di don Vincenzo Russo che ha risposto all’appello circolato sui social: “Chiedo a tutti voi un sostegno per i bambini e gli adulti palestinesi che abbiamo accolto”, ha detto don Vincenzo. “Serve tutto ciò che può essere utile per vestirli, così come è bene accetto qualsiasi altro genere necessario. Servono anche volontari per il supporto scolastico, animatori per giocare e passare del tempo coi più piccoli e persone che parlino arabo”.

Chi volesse contribuire può portare il necessario direttamente a Casa Caciolle in via don Corso Guicciardini 5 (ex via di Caciolle) a Firenze. Dopo che l’appello all’accoglienza è circolato sui social, Prefettura e Comune hanno coordinato la solidarietà e gli aiuti. Al supporto dei 22 palestinesi, presto ne arriveranno fortunatamente altri, collaborano la Caritas per i pasti, le Misericordie per la logistica sanitaria e l’Associazione di amicizia Italo Palestinese.