Verso il nuovo centro sociale

Nell’ultimo anno le richieste della comunità cresciuta intorno all’associazione il Muretto hanno finalmente trovato ascolto: l’amministrazione comunale, un po’ meno sorda delle precedenti, si è impegnata ad approntare una variante al Piano Regolatore Generale e ad individuare un terreno per permettere, grazie anche ad un finanziamento della Curia, non la costruzione di una chiesa ma bensì di un centro sociale, che possa aggregare solidaristicamente e culturalmente gli abitanti delle Piagge.

La novità è grande: in primo luogo perché finalmente si realizzano servizi sociali per la popolazione, dopo lunghi anni in cui il quartiere ha visto solo la costruzione di nuovi insediamenti abitativi; inoltre il progetto non nascerà da un capriccio di un professionista, ma crescerà giorno dopo giorno dalla collaborazione con i cittadini e dal confronto con i loro bisogni reali, per arrivare alla costruzione di un centro sociale funzionale alle esigenze del quartiere.

E’ questa la filosofia con la quale gli ingegneri Alessandro Guarducci e Guccio Galluzzi, affiancati da Lapo Galluzzi e Alessio Ortolani, stanno progettando la struttura socio-aggregativa che vedrà la luce nel prato di via Lombardia. La baracca bianca costruita nello stesso posto nei giorni intorno al Natale riveste infatti un ruolo provvisorio e vuole essere un segno della volontà effettiva di costruire un vero centro sociale alle Piagge. Intorno ad essa si sta concretizzando un esperimento di gestione collettiva fra le varie associazioni interessate alla crescita del quartiere.

Nel settembre scorso si tenne un incontro all’Anfiteatro di via Lazio fra i progettisti e la popolazione. Fu presentata una prima bozza di progetto e dal confronto sulle idee-guida è iniziato il percorso comune di progettazione. Da quel giorno l’equipe volontaria di tecnici si trova periodicamente con i cittadini per definire strada facendo un progetto che alla sua conclusione deve prevedere di circa 1500 metri quadri.

Sono previsti locali da adibire a laboratori artigianali che preparino i ragazzi al mondo del lavoro, una biblioteca, una ludoteca, una sala incontri per dibattiti, riunioni, cineforum, funzioni religiose, un piccolo ufficio per la segreteria e i servizi igienici. Tutto ciò all’insegna della massima flessibilità degli spazi. All’esterno un’area di verde attrezzato per la quale il quartiere dovrà impegnarsi attivamente. Inoltre verrà riproposto un anfiteatro che soprattutto nella bella stagione avrà un ruolo centrale rispetto alla complessità del progetto.

Una volta terminato il lavoro – la stesura del progetto di via Lombardia sulla quale puntano molto le associazioni della zona comunità esecutivo è prevista per l’estate – Le Piagge saranno dotate di un centro polifunzionale, in grado, con le vicine strutture sportive previste dal P.R.G., di soddisfare almeno in parte la crescente domanda di spazi sociali: emerge infatti sempre di più la voglia di vivere in prima persona il quartiere.

Nel frattempo il desiderio di dare un’identità culturale ad un quartiere che ne è privo può trovare i suoi spazi nella baracca ormai terminata. Sono previste varie iniziative: la costituzione di un Centro di documentazione sulla periferia, le redazioni di Senti chi parla e dell’Altracittà, la programmazione di una serie di dibattiti e di film che stimolino la conoscenza e la crescita individuale, l’istituzione di una biblioteca.

Cristiano Lucchi


Pubblicato sul Numero 1 de l’Altracittà giornale della periferia, marzo 1996