Luci per la città. Insieme per le strade delle Piagge

Il 22 marzo si è svolta per le strade delle Piagge la fiaccolata “Per una città possibile”. Al rappresentante del Comune di Firenze, l’assessore al decentramento Laura Grazzini, è stato donato dalla Comunità delle Piagge un semplice ulivo in un vaso di terracotta. Sarà posto nel cortile della Dogana in Palazzo Vecchio e il testo che vi è inciso sopra – “…Vogliamo partecipare con voi a costruire la città” – servirà a ricordare quotidianamente, a tutti coloro che governano, siano essi gli eletti dai cittadini o i semplici ma potenti dirigenti e funzionari, questa rinnovata volontà partecipativa.

A rafforzare l’intenzione di contare in un progetto politico che parta dalla base, sono intervenute più di 500 persone: dagli abitanti di Brozzi e delle Piagge, ai rappresentanti di più di sessanta fra associazioni, movimenti e partiti politici; dai ragazzi delle scuole di quartiere ai numerosi cittadini provenienti dal resto della città. Tutti insieme per raccontare le proprie esperienze di partecipazione nella vita di tutti i giorni, quelle esperienze che mettono al centro la persona, con le proprie idee, le proprie capacità, le proprie speranze.

Lungo il percorso i bambini delle Piagge hanno appeso agli ulivi simbolo della rinascita del quartiere delle colombe di legno con un arcobaleno che rappresenta il ponte fra la periferia e il centro. Una classe della scuola media ha raccontato l’amicizia che sta crescendo con alcuni coetanei di una scuola indiana e la Comunità dell’Isolotto ha donato ai partecipanti un sacchettino di semi, come segno della nascita di una nuova vita, che cresce nella terra dove ha messo le radici. Fra canti e balli un gruppo scout e la Comunità di Sant’Egidio hanno rivolto il loro messaggio di pace per l’integrazione frai popoli, e per tutta la fiaccolata i bambini delle elementari hanno innalzato grandi cartelli inneggianti alla pace, alla solidarietà e alla libertà.

Cristiano Lucchi


Pubblicato sul Numero 4, Anno II, de l’Altracittà giornale della periferia, aprile 1997